Nella valutazione del rischio di ammalarsi di tumore alla mammella ci sono degli indicatori biologici e familiari che possono indicare la possibilita’ più alta della norma di ammalarsi. Sono i cosiddetti indicatori di rischio.
Tra tutti e’ stata estratta questa semplice tabella che può’ dare qualche indicazione sull’aumento di probabilita’ di presentare una lesione mammaria in età’ non avanzata:
– la madre o una nonna o una sorella o una zia che hanno avuto un tumore maligno della mammella in eta’ inferiore 40 anni
– il padre o il nonno che hanno avuto un tumore maligno della mammella.
– la donna che ha avuto le prime mestruazioni prima dei nove anni o dopo i 15.
– la donna che ha avuto la prima gravidanza dopo i 35 anni senza allattare.
A queste domande ogni donna dovra’ rispondere e in caso di risposta positiva ad una di queste domande dovra’ consultare, senza angoscia, il proprio specialista che sapra’ indicare il percorso diagnostico piu’ consono.
Diverso approccio deve essere tenuto nei confronti dei marcatori genetici di rischio genetico. Questi esami, complessi, costosi e di difficile. interpretazione devono essere appannaggio dei centri di consulenza genetica specifica .
Sarà compito della associazione distribuire i tests e valutare le risposte e indirizzare le donne sulla strada corretta per la valutazione dello stato di salute del seno.
Sara’ compito della associazione insegnare la tecnica di autovalutazione dello stato di salute delle proprie mammelle.