Stile di vita e alimentazione

Molti sofisticati studi scientifici mostrano che le vecchie indicazioni alimentari avevano spesso ragione. Noi siamo quello che mangiamo.
In modo specifico si sono evidenziati fattori di rischio e di protezione alimentare.

La assunzione di elevate quantità di colesterolo contenuto in molti alimenti ricchi di grassi animali (l’olio e le margarine vegetali non contengono colesterolo in tracce dannose) aumentano il rischio di deposizione di placche nelle arterie .Questo può provocare la chiusura delle stesse e l’infarto.

Consideriamo ora un nemico delle donne, il carcinoma della mammella, chiamato anche cancro mammario.
In alcune famiglie si è notata la comparsa periodica di carcinomi in donne di età inferiore a 45/50 anni. Questa periodicità, se osservata in mamme, nonne, sorelle,  zie o cugine dirette e di primo grado può indicare FAMILIARITÀ. Anche il padre o il nonno o lo zio con tumore della mammella possono indicare aumento del rischio. Questa parola vuol dire che in quella famiglia vi è più rischio di ammalarsi. Questo non significa che ci si ammalerà di sicuro ma vuol suggerire di prestare particolare attenzione ai consigli dello specialista o del medico di fiducia che possono suggerire cambiamenti di comportamento, anche alimentare.

Che cosa sconsigliare:

  1. Il fumo di sigaretta è un potente cancerogeno per tutti i tumori, anche per quelli mammari.
  2. L’assunzione di ormoni estrogeni al di fuori del controllo del ginecologo può essere pericoloso.
  3. Il peso corporeo eccessivo è pericoloso, infatti il grasso corporeo accumula ormoni estrogeni che possono essere mal usati dell’organismo. Ricordiamo che circa 2/3 di tutti i tumori maligni della mammella sono ormono dipendenti, ovvero le cellule crescono in presenza di estrogeni e progesterone(ormoni sessuali femminili). Per informazione i carcinomi mammari in Italia sono ogni anno più di 40.000 e quelli nelle donne di età inferiore a 45 anni oltre 10.000. La insulina che viene prodotta durante i pasti abbondanti di zuccheri raffinati e di farine raffinate (quelli dei dolci e creme) è un potente fattore di crescita cellulare,sia per le cellule buone sia per quelle cattive che stanno per diventare tumorali.

L’ambiente ci somministra una enorme quantità di di sostanze potenzialmente cancerogene. Scarichi industriali, automobilistici, gas chimici sono controllati ma eccessivi attualmente. Additivi alimentari e sostanze coloranti sono poco nocive se poco assunte, ma ora le troviamo in ogni cosa e se il poco non fa male che sappiamo quanto può essere dannoso l’eccesso.

Medicinali presi a sproposito, soprattutto antibiotici (per definizione sostanze che interagiscono con la formazione della vita, batterica, ma sempre vita) sono estremamente pericolosi, se non controllati seriamente.

Che cosa si deve mangiare per cercare di ridurre i rischi di ammalarsi di tumore mammario?

  • La verdura fresca, magari biologica, deve essere al primo posto con le crucifere (cavoli, cavolini di Bruxelles, verze, ecc…) in testa. In fatti queste contengono il cabrino lo che regola gli estrogeni circolanti.
  • Verdura colorata in grande quantità.
  • Frutta di ogni tipo e di stagione.
  • Pasta e riso possibilmente integrali.
  • Farine non troppo raffinate.
  • Poca carne (200 gr settimanali) solo da allevamenti controllati.
  • Pesce in abbondanza, meglio se azzurro e di piccola taglia (il pesce grosso mangia il più piccolo e accumula nella sue carni tutti i metalli dannosi della catena alimentare, come mercurio, piombo ecc)

Il latte è, assieme alla pappa reale, l’unico alimento creato per essere SOLO cibo. Tanto che nell’intestino dei “clienti”, i lattanti, esiste un enzima, la lattasi, che dopo pochi mesi scompare in quasi tutti i bambini svezzati. Per cui le intolleranze verso il latte sono parecchie e nascoste. Attenzione a non usarlo se siete intolleranti!
Cosa diversa è per il formaggi, questi sono prodotti dalla digestione di una lattasi di vitello, pertanto già pronti per essere assorbiti da un intestino adulto. Poco cibo in ogni caso per non accumulare grasso ove si accumulano gli estrogeni.

Oggi vi sono molte indicazione ben fatte e pubblicate, vedete le indicazioni della Lega Italiana Tumori o quelle della Fondazione Umberto Veronesi. Per i più tecnici, la dieta DIANA dell’Istituto tumori di Milano.

Mangiando bene si sta meglio, non si esclude la malattia ma si fa il possibile per evitarla. E poi i controlli, quelli personali e quelli consigliati dal proprio medico.