L’autoesame

Scopo della associazione è indicare alle donne la tecnica più facile per il controllo personale della stato di salute delle proprie mammelle. L’autoesame, detto impropriamente auto palpazione, consiste in momenti diversi e tra di loro complementari.

1. Prendere coscienza che le mammelle subiscono cambiamenti fisiologici legati ai cicli mestruali. Nella fase prima del flusso la mammella diventa spesso turgida, con cambiamento generale di consistenza, con comparsa di noduli, spesso dolenti e con frequente fuoriuscita dal capezzolo di qualche piccola goccia di materiale latteo.

Questi fenomeni, assieme al cambiamento di umore, non devono spaventare, se alla fine del flusso, tutto regredisce e rientra nella norma.

2. Diversa è la situazione in caso di riscontro e di permanenza di noduli di consistenza aumentata o di zone delimitate della mammella, più dure della mammella circostante.

Queste alterazioni si riscontrano con la punta delle dita passate su tutta la superficie mammaria, con metodo, senza dimenticare alcuna zona, con una modesta pressione della mano. L’auto esame consiste anche nella valutazione di eventuali aderenze della pelle al tessuto sottostante, cosa che e’ facilitata da un leggero pizzicotto tra due dita della zona che si vuole esaminare.

E’ soprattutto il cambiamento tra una valutazione e l’altra, fatta ogni mese o anche ogni 2, sempre alla fine del flusso mestruale, (per chi può) che deve spingere la donna a consultare un medico che possa fare la diagnosi, spesso di alterazione non preoccupante.

In un prossimo futuro ci sanno in commercio piccoli apparati personali che aiuteranno ogni donna a valutarsi lo stato di salute del seno.