Riusciremo a trovare le cause del tumore della mammella?

Come in tutti i tumori la nascita delle cellule tumorali maligne avviene per trasformazione di una cellula normale in tumorale. Questo avviene durante la fase di riproduzione cellulare. Invece di generare cellule normali, la cellula madre genera una cellula con una trasformazione nei cromosomi che la rende non più controllabile dall’organismo. Si forma quindi un ammasso di cellule che non smettono di crescere e che non rispettano più la funzione dell’organo di partenza.
Inoltre, molto spesso le cellule maligne si diffondono nel corpo e distruggono gli organi vitali in cui si sono annidate (queste sono le metastasi)
Molto si è fatto negli ultimi anni per diagnosticare i tumori della mammella al loro insorgere. La diagnosi precoce (che erroneamente chiamiamo “prevenzione”con mammografia, ecografia, risonanza magnetica e tomografia) può scoprire piccoli noduli di pochi millimetri. Ma anche un tumore di pochi millimetri è composto da milioni di cellule maligne per cui l’ideale è non far nascere il tumore, ovvero “prevenire”.
Negli ultimi anni si sono studiati moltissimi parametri del cancro, attività di crescita, dimensioni, diffusione ai linfonodi, sensibilità agli ormoni e così via. Si è poco o per nulla studiata la donna in cui la malattia nasce e cresce.
Nel 5% delle donne con cancro alla mammella si è scoperta la mutazione che interviene nella formazione del tumore, la mutazione a carico del gene BRCA. Ma nel rimanente 95% non si è trovata alcuna causa genetica. Non significa che non vi sia causa ma solo che non la conosciamo.!
Gli studi di Berrino, Campbell e di molti altri scienziati hanno evidenziato la riduzione o l’aumento delle possibilità di ammalarsi in base allo stile di vita, alle caratteristiche metaboliche ed alla alimentazione. Siamo quello che mangiamo!!! (vedi ilsecoloxix.it del 4 febbraio) e interviste al Ministro della Salute.
In special modo, su alcune caratteristiche del metabolismo si può accentrare la attenzione per la prevenzione. La iperglicemia, la obesità addominale, la infiammazione cronica diffusa e la alterazione di alcuni ormoni estrogenici, sono state dimostrate essere fattori predisponenti la nascita del tumore della mammella. Basta conoscere questi “fattori di rischio”, modificarli dove possibile e si salveranno molte vite.
Questa visione, ovvero conoscere i fattori di rischio, modificarli e ridurre le possibilità di ammalarsi è lo scopo di un nuovo programma che si sta mettendo a punto. Si basa sulla riduzione della infiammazione generale, della iperglicemia, della obesità e sulla modificazione dello stato degli ormoni chiamati “estroni”. Questi parametri biochimici sono modificabili e viene fatto con trattamenti naturali, non tossici e facilmente accettabili dalle donne anche per lunghi periodi .
Questo è quello che si può fare, per ora , in termini di prevenzione!
In attesa del programma in studio per una valida e diffusa prevenzione affidiamoci alla diagnosi precoce.

Dott. Sergio Orefice.